domenica 26 ottobre 2008

la lezione di Walter


cari amici,
che manifestazione ieri a Roma. Un'emozione senza precedenti. Tammariello poi...superstar. Ieri finalmente abbiamo dimostrato al mondo che esiste una Italia migliore, un Paese di gente per bene che vuole cambiare registro e che ci crede ancora. Veltroni è stato bravo, bravissimo: ha tracciato la linea e disegnato la nostra rotta. Altro che avviso ai naviganti. Le priorità sono state scandite con estrema chiarezza. Innanzitutto legalità e lotta alla criminalità organizzata, poi scuole ed investimenti ed ancora ambiente e soprattutto giovani e famiglie. 6 miliardi di euro per sostenere il consumo e non tagli alla scuola ma il 50% di fondi in più.
Ieri in piazza era facile cedere alle tentazioni ma nessuno è cascato nel tranello. Veltroni in testa. L'applauso più bello, quello più sentito, Walter lo ha ricevuto quando ha puntato il dito contro il modello berlusconiano. Un modello non politico ma di vita: quell'insieme fatto di veline, disprezzo per le regole e successo a tutti i costi che ha reso l'Italia un paese egoista. Un luogo in cui non c'è rispetto per il sacrificio, per il lavoro. La destra impone grembiuli e voto in condotta ma poi sotto voce veicola sentimenti di odio, di razzismo e, quel che è più pericoloso, di menefreghismo. La destra è maggioranza nel paese perché per anni ha portato avanti un modello subculturale fatto di arrivismo e di, fatemelo dire, oscurantismo. Anche in politica è così. E su questo il PD deve lavorare. Nelle fila berlusconiane non diventi Ministro perché sei bravo o perché hai costruito passo dopo passo la tua storia. In Forza Italia fa strada chi decide lui. Chi piazza lui. Questo cesarismo del 2000 sta mortificando le Istituzioni, sta distruggendo la credibilità della nostra Repubblica e chi come me è appassionato di comunicazione politica sa bene che questo processo è nato anni fa nel salotto di Funari e della sua "mortadella". Il PD su questo deve lavorare, lo ripeto, prendendo anche esempio da quella Lega che la vera forza moderata di questo governo di smoderati. Oggi noi per primi dobbiamo premiare che merita.
In questo circolo vizioso che ci vede stretti tra la P2 e la P38, in questa Italia fatto indigestione di qualunquismo, in questo flipper politico fatto solo di comunicati ansa e smentite, in questo paese dove l'azione politica è reclusa negli annunci del premier a partire da ieri c'è una certezza. Il PD esiste.

mercoledì 22 ottobre 2008

sulla home di internapoli...

internapoli ha pubblicato la notizia dell'ordine del giorno che ho presentato in consiglio!

giovedì 16 ottobre 2008

lunedì 13 ottobre 2008

I primi sei mesi!


Sono oramai passati sei mesi dalla nostra elezione. Diciamolo subito. A Giugliano non è cambiato nulla. Anzi. Il primo bilancio dell'Amministrazione Pianese si chiude con un netto segno negativo: quel cambio di marcia, quelle innovazioni, quella voglia di fare tanto promessa è finita come al solito nel cassetto. Dopo 6 mesi Giugliano è la stessa, con gli stessi problemi. 

Non si è fatto niente per la sicurezza, tema cardine. Il centro della città, come le periferie restano invivibili. Il controllo del territorio è assente e non ci sono state da parte dell'amministrazione scelte decisive. Le iniziali riunioni hanno lasciato in eredità solo sterili parole. 

L'ambiente. Con la riapertura di Taverna del Re e l'ipotesi di costruire un termovalorizzatore a Giugliano, Pianese invece di risolvere, come aveva promesso, i problemi ambientali, li sta aggravando, portando nel nostro territorio nuovi scempi e nuovi mostri. Le ecomafie continuano incontrastate a fare i loro affari e nessuno ferma i roghi di rifiuti che distruggono la terra dei fuochi.  La raccolta differenziata non è organizzata bene e non funziona affatto. 

Non c'è progettualità, non si sa dove debba andare a parare questa vasta maggioranza. Ad oggi i grandi temi del rilancio di questa città non sono stati affrontati, si vive alla giornata senza programmare un piano strategico che ridia fiducia ai cittadini e slancio a Giugliano. 

Poco si è fatto per lo sport e la cultura. Restiamo ancorati ad un sistema politico che non costruisce nuovi scenari di partecipazione e coinvolgimento ma cerca solo di escludere dal palazzo chiunque possa apportare nuove energie e nuovi benefici a tutta la collettività. 

Non c'è attenzione per i cittadini e per le loro esigenze. Abbiamo una Giunta a mezzo servizio, i Giuglianesi non conoscono i loro Assessori. I tecnici venuti da Napoli non conoscono il nostro territorio

Io in queste settimane mi sono battuto per riuscire a salvare da questo marasma almeno due piccoli pezzi di città: la biblioteca e la zona dello stadio di Via Pigna. Purtroppo gran parte dei miei appelli, delle mie lettere, dei miei sopralluoghi sono stati ignorati. 

Questa città ha bisogno di uno spirito nuovo, di nuove energie, di una classe dirigente giovane che non abbia paura di combattere per il proprio futuro. Combattere per rimuovere i tanti cancri di questa città: primo fra tutti quello delle organizzazioni criminali che mortificano il nostro territorio. O si parte da questo, o è meglio che si parta.

domenica 12 ottobre 2008

LA CRISI E LE FILE DI VIA DEI MILLE


Le borse crollano, la crisi incombe. Sarà un inverno difficile. 
Ma mi dite quando c'è stato un inverno facile? Quando non c'è stata crisi, quando a casa nostra qualcuno non ci ha detto: "i tempi sono cambiati"?. Insomma, tirando le somme, la nostra generazione è quelle delle crisi, della crescita zero, dei mille euro (questo al nord...perchè al sud ad averceli...), delle difficoltà, della precarietà, dell'incertezza sul futuro. 
Io personalmente sono stanco, stanco di vedere incapaci che governano e che ci fanno trovare in situazioni disastrose, stanco di sopportare soprusi e stanco di vedere persone che non meritano andare avanti e noi lì a guardare...
Devo però dire che tutto questo è anche colpa nostra, colpa del nostro disimpegno, colpa del fatto che noi giovani abbiamo perso di vista le cose serie, le cose vere!
Quest'anno in spiaggia notavo questa cosa disarmante: la spiaggia libera era occupata dalle famiglie mentre quella attrezzata dai ragazzi. Ma non dovrebbe essere il contrario? 
Ieri, poi, un'altra cosa che mi ha fatto riflettere: un fila kilomentrica fuori il negozio Fay - Hogan a Napoli. Ed in fila c'erano soprattutto ragazzi come noi! Badate bene non voglio fare il moralizzatore o il savonarola (proprio ieri ho comprato un paio di scarpe costose...anche se a metà prezzo...mitici outlet) però penso che le nostre incertezze invece di scaricarle nell'impegno le combattiamo con il disinteresse, con il far finta di niente.
 

venerdì 10 ottobre 2008

PD ART e il nostro cammino...


Ebbene ci siamo riusciti! Ieri è andato in scena il PD ART, all'inizio eravamo pochini, poi la cosa si è andata animando. Ho organizzato con il grande aiuto di Mimmo Mallardo, questa iniziativa perché ci tenevo tanto a dimostrare ai ragazzi della nostra città che i partiti possono essere luoghi d'incontro, posti dove crescere e stare bene...non cosche del malaffare e della cattiva politica ed è questa l'idea di fondo dei Giovedì Democratici, l'idea di riportare la politica al suo posto e di riavvicinare la gente ai circoli, alle sedi, alle sezioni. E' un percorso lungo e difficile; è come far camminare qualcuno che è stato allettato per lungo tempo...o che forse non lo ha mai veramente fatto! Per questo abbiamo pensato ad eventi seri (come quello di Giovedì prossimo con Ranieri sull'Europa) ed altri più "piacenti" come la tombolata o la festa di Ognissanti: il fine vero è uno solo, riscoprire il piacere di stare insieme. Conquistare spazi in questa tremenda città che giorno dopo giorno sembra succhiare le nostre vite, sembra toglierci qualcosa, sembra privarci di noi stessi, sembra periferizzare i nostri cervelli. Proprio da questa marginalità dobbiamo partire, da questo malessere che è vivo è forte in ognuno di noi: questa strana sensazione che ci fa sentire sempre come se ci mancasse qualcosa è la prova provata che dentro di noi c'è la risposta, che dentro di noi c'è la forza, che dentro di noi c'è ancora la voglia di cambiare!